Mondi - diario di un impiegato #4

mondiEsemplare ed illuminante il contrasto antropologico, due mondi cosi' apparentemente vicini ma in realtà distanti, per certi aspetti.

Parlo della differente umanità che popola l'isola, quartiere di Milano, appena a nord della stazione Garibaldi, via Borsieri in particolare.

E' un laboratorio, un miscuglio di razze, estremamente variegato, una differenziazione etnica impressionante.

Ti passano vicino bianchi di tutte le origini, ne puoi riconoscere l'origine in parte dall'aspetto fisico, le espressioni sono variegate, spesso troppo seri, ognuno si porta con sé il suo vissuto etno-culturale, che sia albanese, mediterraneo o lombardo; poi i neri , alti e magri, ben slanciati e rilassati mentre quelli più piccoli e "tracagnotti", con la testa piccola e rotonda denunciano la loro origine equatoriale e sono più timorosi e meno amichevoli dei primi.

I magrebini fanno gruppo solo tra loro e non sono facilmente catalogabili.

I cinesi con le loro teste sproporzionate, tendenzialmente inespressivi e sempre in movimento. Mai visto un cinese seduto al bar che beve dell'alcool guardando con insistenza un punto fisso nello spazio, come se pensasse a qualcosa.

Molti misti, molti tatuati, molti vestiti in modo non ortodosso, anche molta sciatteria. Molto movimento, tutto in divenire, il tempo passa veloce perche' tutto il mondo e' concentrato in questa via.

Un attimo e sono pero' in stazione Garibaldi, due attimi, il tempo di leggere il display vicino a via Pepe e sono sul treno, insieme ad altri come me, uguali a me.

Pendolari.

E hanno tutti la stessa faccia, si vestono allo stesso modo, i visi spesso corrucciati, i volti concentrati, scolpiti in modo geometrico, lineamenti marcati, espressioni spesso prepotentemente brianzoli, prevedibili e standard. I
l tempo scorre lento e tutti si richiudono nei loro pensieri.

Due mondi vicini ma cosi' lontani..

 

RIKI

(E mi chiedono ..” ma per arrivare li’ vicino a dove lavori tu, che strada devi fare? che vie devi percorrere? io mi confondo, faccio fatica a ricordarmi i nomi delle strade, e’ dura ricordarmi i negozi dove sono, le banche, gli edifici di riferimento. Io quando cammino guardo solo il cielo sopra di me e le persone.)

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